Sono rimasto colpito da un post di Roberto Baggio, ex calciatore,  il quale ci racconta , in un post su Facebook, di essere quasi nauseato dal “mondo del pallone”:

“Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo soffocando, troppo dolore fisico. ​Totti non voleva smettere, io non vedevo l’ora. E Ibrahimovic è della stessa pasta di Francesco.
Non guardo le partite, non mi divertono quasi mai. Mi mette disagio dare giudizi sugli altri, non vado in tv. Vedo colleghi che sentenziano da professori, ma me li ricordo incapaci di fare tre palleggi con le mani.
Quelli che senza pallone si sentono appagati e felici sono dei falliti? Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Il rimpianto? Ancora non mi perdono il rigore sbagliato nella finale del Mondiale di USA ’94 contro il Brasile. Non c’è religione che tenga, quel giorno avrei potuto uccidermi e non avrei sentito niente.
Faccio la cosa più bella, sono a contatto con la natura. Spacco la legna, uso il trattore e la sera sono così stanco che mi gira la testa. ”
Roberto Baggio

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