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Simone Inzaghi non è più l’allenatore della Lazio lo si è saputo da poco, andrà ad allenare una Inter fresca di scudetto e dopo il successivo addio di Antonio Conte.

Era subentrato a Pioli ad Aprile 2016. Continua a leggere

 

Premetto che non sono tifoso né dell’ Inter né della Juventus, sono tifoso della Roma ma anche un appassionato di calcio in generale.

Si è fatta tanta polemica per la faccenda di Renzi con l’Arabia Saudita quando mezzo mondo ha contatti con quello Stato.

Non è la prima volta che una finale di Supercoppa italiana, ovvero tra la vincente del Campionato  italiano e la vincente della Coppa Italia, si sfidano in Arabia Saudita.

Il calcio nel corso degli anni è cambiato tantissimo non è più solamente una partita 11 contro 11, ci sono contratti tra società, sponsor, televisioni e rilancio del brand del calcio italiano.

Quello che è successo nel calcio non è nient’altro che quello che succede da anni in un mondo ormai globalizzato dove per un  semplice evento sportivo  sono coinvolte tantissime persone.

 

 

L’Atletico Madrid vince la Liga spagnola, nella foto che vedete c’è Suarez, commosso per la vittoria  che parla al cellulare con la sua famiglia.

Nel calcio c’è ancora posto per il cuore ed i sentimenti.

Sono rimasto colpito da un post di Roberto Baggio, ex calciatore,  il quale ci racconta , in un post su Facebook, di essere quasi nauseato dal “mondo del pallone”:

“Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo soffocando, troppo dolore fisico. ​Totti non voleva smettere, io non vedevo l’ora. E Ibrahimovic è della stessa pasta di Francesco.
Non guardo le partite, non mi divertono quasi mai. Mi mette disagio dare giudizi sugli altri, non vado in tv. Vedo colleghi che sentenziano da professori, ma me li ricordo incapaci di fare tre palleggi con le mani. Continua a leggere

Lo so, stiamo parlando di calcio , ma è l’occasione per dimostrare di come il calcio stia cambiando velocemente di anno in anno. la dimostrazione di come cambia il calcio in un mondo ormai globalizzato.
Nell’operazione Morinho alla Roma vedo delle analogie con l’operazione Cristiano Ronaldo alla Juventus.
Non perché entrambi  portoghesi, è solo un caso, ma c’è l’idea dell’immagine della persona, lo so è un poco azzardato del brand capace magari, ipotizzo eh, di attrarre sponsor ecc ecc.
E’ una cosa che va oltre il campo di calcio e oltre lo schema di gioco che applicherà la Roma il prossimo campionato, cioè il 4-2-3-1 come dicevamo nel titolo.